giovedì 9 luglio 2020

La bambina dagli occhi di vetro


La bambina dagli occhi di vetro
Autore: Roby Modesto Maria Contarino
Pagine: 105

Sinossi

"Assaporo ogni parola, riempio il mio cuore di parole magiche ed in un attimo rivivono in me timori e tremori. I miei pensieri come marionette si animano recitando il loro passato. Tra ricordi, passioni e dolori oggi sento me stessa narraree così rivedo ogni pena e gli amori.Sono solo passati degli anni e nel tempo che mi ha favorita ho guarito i miei tristi malanni ed ora mi chiedo se mai sia servita la speranza o di più la certezza di giungere dove sono approdata"... Una diagnosi quale terribile sentenza, un lungo calvario, una madre e la sua bambina dagli occhi belli. Un diario che pagina dopo pagina è bagnato dalle lacrime e dalla speranza che come araba fenice risorge dalle ceneri consumate dall'atroce dolore e sconforto. Un viaggio tra i sentimenti, le paure, le gioie, le prove ed il coraggio. Fotogrammi di vita riprodotti sulla tavola del mare che fa da cornice alla città greca di Crotone, terra di gioie propizie e dolori. Un romanzo che racconta l'amore, puro e sincero tra una madre e la sua bambina intrappolata da invisibili corde che non spengono la luce nei suoi occhi. Tratto da una storia vera.

Recensione 

Questo libro mi ha incuriosita da subito a partire dal titolo. Il libro affronta un tema importante come la Sindrome di Rett una malattia che colpisce le bimbe dagli occhi belli, come la piccola Martina protagonista della storia. Il racconto è tratto da una storia vera. L'autore si ispira a una conoscenza che fa a Louders (mamma Angela e Giorgia la sua bimba). Questo libro è un grido di amore tra una mamma e la sua bimba affetta da una rara malattia. Una malattia che si presenta senza preavviso un giorno per caso quando Martina ha ormai due anni. Le mamme si sa notando tutto, a loro non sfugge nulla. Una mamma lo sa, quando il proprio figlio ha qualcosa che non va, di diverso ed ecco che Mila nota che la sua bimba invece di fare passi in avanti come tutti i bimbi di quell'età Martina regredisce, cammina in modo instabile, il suo sguardo è assente e perso nel vuoto. Inizia così il calvario delle loro vite, fatto di esami, ospedali, e di una scomoda realtà che nessuna mamma vorrebbe mai sentirsi dire da un medico che sua figlia non camminerà più, che avrà difficoltà respiratorie, a mangiare e che ogni anno che passa sarà un peggiorare. Questa mamma coraggio come viene definita avrà la fortuna di avere accanto nel percorso a darle forza la sua migliore amica e l'amato marito Andrea che le starà accanto con amore in questa dura battaglia. Una mamma che non si arrende a una diagnosi terribile e che lotta giorno per giorno accanto alla figlia alla ricerca di un senso di normalità per quanto difficile possa essere assaporare un senso di normalità in questi momenti. Il libro è un inno a non arrendersi, un inno alla vita, all'amore e all'accettazione che la vita va anche accettata con le sue imperfezioni se si vuole rimanere a galla e non finire per annegare nella disperazione ed imparare ad apprezzarne le piccole cose. 





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